Un grande, ultimo e sentito applauso ha salutato l’uscita della bara dalla chiesa di San Gennaro in via Bernini al Vomero portata a spalla da quelli che erano stati i suoi “campioni” di ieri e di oggi: i due capitani Gualtiero Parisio e Fabrizio Buonocore, Renè Notarangelo, Guido Criscuolo, Silvano Forte, Nando Lignano e Paolo Trapanese. Una chiesa gremita da una folla commossa di parenti, amici, giornalisti e anche tanta gente comune che ha voluto rendere l’ultimo omaggio a Carlo De Gaudio grande uomo di sport e grande dirigente sportivo. Sull’altare, la bara avvolta dalla bandiera del Circolo Canottieri, un cuscino di fiori giallorossi ed il labaro del sodalizio listato a lutto. Quindi i figli, Ugo e Chantal, i germani Eleonora, Mariarosaria e Girolamo e la compagna Annamaria. Napoli perde un altro pezzo della sua storia sportiva e soprattutto perde un dirigente che le aveva consentito anche una ribalta nazionale. Quando Dino Zoff sollevò al cielo la coppa del mondo, in quella storica notte del Santiago Bernabeo, ognuno di noi, grazie alla sua presenza in qualità di capo delegazione, provò una doppia soddisfazione e vide anche un pezzo di Napoli in quello straordinario successo. Momenti di grande commozione quando hanno preso la parola, per ricordare la figura di Carlo De Gaudio, la figlia Chantal, il presidente del Circolo Canottieri, Edoardo Sabbatino ed il past president, Giancarlo Bracale. Presenti tantissimi campioni e personaggi del mondo dello sport cittadino e nazionale. Il procuratore nazionale antimafia e socio benemerito del Circolo Canottieri, Franco Roberti, il presidente del Gip del Tribunale di Napoli, Bruno D’Urso, il vice presidente della Federazione Italiana Nuoto, Francesco Postiglione, l’ex presidente della Figc, Antonio Matarrese, il dirigente della Figc, Giulio Pazzanese, il presidente del comitato regionale della Figc, Enzo Pastore, il consigliere federale Salvatore Colonna, l’ex presidente del Calcio Napoli, Corrado Ferlaino, il delegato provinciale del Coni, Sergio Roncelli, il Capo Ufficio Stampa del Coni, Danilo Do Tommaso ed il presidente della Lega Navale, Alfredo Vaglieco. Fra i pallanuotisti, Sante Marsili, Giorgio Sorrentino, Fulvio Di Martire, Gaetano Del Giudice accompagnati da Gianfranco Recano, storico fisioterapista che accompagnava la squadra con Enzo D’Angelo e Rosario Mazzitelli. C’erano pure Sandro Avagnano, Peppe D’Angelo, l’ex arbitro internazionale Rino Merola, Carlo Rolando, ed Enrico Fedele. Per il Circolo Canottieri Napoli oltre a tantissimi soci, presenti, i past president, Giancarlo Bracale e Adriano Gaito, il vice presidente amministrativo Vittorio Lemmo ed i consiglieri, Paolo Trapanese, Sergio Sepe, Gian Nicola De Simone, Eduardo Ruggiero ed Enzo Bisesti. I tre Revisori dei Conti, Fofò Buonocore, Lello Scarpa ed Agostino Maiello. La squadra di pallanuoto guidata da l’allenatore Paolo Zizza e dal dirigente Mario Morelli. I ragazzi del canottaggio guidati dai tecnici Stefano Correale, Antonio Cammarota e Fabio Di Costanzo. "Il calcio italiano deve molto a Carlo De Gaudio in particolare per la vittoria dei Mondiali nel 1982". Così Antonio Matarrese, ex presidente della Figc, ha ricordato il dirigente sportivo scomparso ieri all'età di 87 anni. "In Spagna nell'82 - ricorda Matarrese - De Gaudio era il 'protettore della nazionale', ricordo che perfino il presidente federale Sordillo chiedeva a lui se era il momento giusto per andare a parlare con i giocatori azzurri". Matarrese si è detto anche grato a De Gaudio "che mi ha seguito - ha detto - e sostenuto nei miei incarichi internazionali fino alla vicepresidenza dell'Uefa. Nei prossimi giorni sarò all'Uefa con Platini e gli altri dirigenti e lo ricorderemo, è sempre stato molto stimato anche in ambito internazionale, ha dato tanto al calcio e forse ha ottenuto meno di quanto meritasse".