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Circolo Canottieri, applausi e consensi per la Smart Swing Band (sul Roma del 28 febbraio 2016) di Mimmo Sica

Pubblicata il 28/02/2016
Applausi e consensi per la Mat Swing Band in concerto al Circolo Canottieri Napoli. Il quartet, composto da Pasquale Litterio al contrabbasso, Gianni Carbone al pianoforte, Mariano Elvetico al sax tenore e Franco Napolitano alla batteria, ha proposto ai numerosi ospiti intervenuti alla serata, un vasto repertorio di musica swing jazz. Tra i brani si citano "Georgia", "Garota de ipanema", "Four", "Sweet Georgia Brown", " Resta cu 'mme", "Estate", "Laura", "Speak love". «Il gruppo- ci ha informato Litterio - è nato circa dieci anni fa quando io e Gianni Carbone ci siamo rincontrati. Ci conoscevamo dai tempi dell'università, ma per motivi professionali ci eravamo perduti di vista. Lui suonava il pianoforte e io il contrabbasso». Come contrabbassista la sua storia parte da lontano...«Mia madre era diplomata al Conservatorio in pianoforte. Quindi imparò a suonare il violino e l'arpa. Le piaceva anche il contrabbasso e mi "iniziò a questo strumento. Ne comprai uno di legno da un liutaio, che poi è andato perduto, e presi lezioni dal maestro Aliberti che, all'epoca, era contrabbassista al San Carlo». Ci avete fatto sentire pezzi di jazz. Come è nata la passione per questo genere musicale? «E' un jazz "leggero" non impegnato. Non siamo professionisti e suoniamo per amore verso la musica. Avevo alcuni amici che avevano fondato il Circolo napoletano del jazz, con grandi sacrifici e al quale si avvicinò Renzo Arbore, quando venne a Napoli, a metà degli anni '50. Erano i tempi del compianto Bruno Rotoli (sax tenore e clarino) e di suo fratello Ermanno che stasera ci ha onorato della sua presenza e ci ha accompagnato alla batteria nell'esecuzione di alcuni pezzi». A proposito di Arbore, ci ricordi del suo "incontro" con il Circolo del Jazz. « Si era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza all'Università di Napoli, allora non si chiamava ancora Federico II. Era appassionato di jazz e del clarino. Un giorno venne al circolo e chiese se poteva essere "utilizzato" in qualche modo. Bruno Rotoli gli domandò che cosa suonasse e lui rispose il clarino. Allora Bruno, facendogli presente che il clarino lo suonava lui, gli disse che occorreva un contrabbassista. Arbore non lo sapeva suonare, ma cominciò a frequentare lo stesso il circolo e poi nel tempo si inserì». E' vero che lei possiede una delle sue famose cravatte? «Si ed è molto particolare perchè vi sono disegnati tutti gli strumenti musicali». La band ha ricevuto i complimenti, tra gli altri, del presidente del sodalizio gialloroso Achille Ventura, del vice presidente Ivan Filippelli e del consigliere alla casa Maria Buonaiuto. Gli ospiti hanno potuto gustare un simpatico apericena preparato dal ristoratore del Circolo Canottieri Napoli, S.I.R.E.  
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