Coppa Lysistrata 25 aprile 2013
Una luminosa giornata di sport si è rivelata quella del 25 aprile in cui si sono celebrate le auree tradizioni del remo napoletano. Le regate della Lysistrata hanno visto protagonisti i nostri equipaggi, come ci auguravamo, come sempre da quasi cent’anni. La prima mattinata è per noi racchiusa tra le sontuose vittorie del quattro di coppia GIG e dell’otto jole master: il passato ed il futuro del C.C.N. che si scambiano idealmente il testimone per ribadire la continuità di intendimenti, speranze e risultati: la condivisione dello spirito come moltiplicazione dei valori. Nel mentre, sopravvenivano i brillanti piazzamenti del quattro junior, del doppio canoé, dello skiff femminile.
Ed eccoci, d’un tratto, alla Coppa Lysistrata. Costruito col cuore, al cuore il nostro equipaggio ha fatto ricorso dopo una difficile partenza. La rimonta è nella testa, nei nervi, nelle virtù tecniche dei nostri, che si avvicinano, in un corridoio tra Savoia e Posillipo sempre più stretto, protesi, con coesione e coraggio, al di là del risultato stesso. Sono bagliori di grinta ed energia quando gli equipaggi piombano tutti insieme sul traguardo: il favoritissimo Savoia aveva accumulato troppo vantaggio, ma la punta della nostra imbarcazione, in uno sforzo supremo, ha preceduto tutti gli altri. La classifica racconta che la Canottieri è arrivata seconda, posizione scomoda, che può essere fatalmente scordata. Non questa volta. Non per uno sport vero che sa misurare valore e sacrificio, non quando si risponde alla chiamata del tempo a realizzare il proprio mondo: che è lavoro sagace e certosino, impegno, attraverso la pratica sportiva, alla formazione morale e civile di persone dotate di fortezza e lealtà, di un proprio, distinto stile.
Ringraziamo allora i molti soci che si sono adunati sul Lungomare a tifare e soffrire per le barche giallorosse, quelli che al Molosiglio hanno accompagnato la partenza dei nostri equipaggi, li hanno visti salire sulle jole, le principesse del mare, per salutare ognuno dei ragazzi, ognuna delle imbarcazioni con l’antico, rituale credo: “va’ e torna vincitore”. Le attese non sono andate deluse. Rendiamo quindi onore ai nostri atleti, plaudiamo a tecnici e dirigenti, ad una scuola che ribadisce eccellenza e tradizione; potremo ricordare il posto d’onore della Lysistrata 2012 e 2013 come un’affermazione di costante presenza al vertice e richiamo al radioso futuro che, siamo certi, attende i nostri armi. Perché si può vincere senza arrivare primi.
Il Consigliere ai rapporti con i soci
Avv. Gian Nicola de Simone