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NUOTO - CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO DI NUOTO DI FONDO domenica 9 giugno ore 10.00 Rotonda Diaz - segui la diretta TV dal nostro sito

Pubblicata il 07/06/2013
La gara, che approda per la prima volta all’ombra del Vesuvio, si disputerà sul decantato tratto di mare tra la Rotonda Diaz e la Colonna Spezzata di Piazza Vittoria, sulla distanza dei 10 km prevista per le Olimpiadi dove il cimento è già approdato da due edizioni (Pechino 2008 e Londra 2012); anzi, agli ultimi Giochi, proprio da questa prova arrivò l’unica medaglia del nuoto Azzurro con il bronzo di Martina Grimaldi. La bolognese delle Fiamme Oro Napoli sarà presente, in questa edizione degli Assoluti, assieme ai migliori nuotatori e nuotatrici italiani della specialità, anche perché l’agone, col titolo tricolore, conferisce l’onore di rappresentare l’Italia ai XIII Campionati del Mondo di luglio a Barcellona. Fondate speranze accompagnano gli atleti giallorossi: Mario Sanzullo, che già nel 2011 era il più giovane convocato ai Collegiali azzurri, a gennaio è stato argento nella tappa di Coppa del Mondo in Argentina; Fabiana Lamberti è una certezza con un Europeo già alle spalle ed il recente posto d’onore agli Italiani Indoor di Riccione; con loro Francesca Aceto, campioncina che prova a trasporre tra i flutti le sue cristalline qualità fuoriuscite in vasca nelle tenzoni più difficili, come i 400 misti.
Seguiamo le loro scie il nove giugno dal Lungomare di Caracciolo: una gara per riconnetterci all’infinita vicenda dell’ancestrale rapporto tra l’uomo e il mare, quel mare che nutre lo spirito nei silenzi, nella successione ritmica delle bracciate, quando chi nuota resta trafitto dai raggi luminosi che, tutt’attorno distesi sul manto azzurro, si infiltrano poi fin sotto la linea dell’acqua per rifrangersi con angoli improbabili. Una indefinibile suggestione che ci permette di ritrovare l’amore e il rispetto per l’immenso mare e i suoi miti, dove inizia la leggenda del nuotatore.
Vi aspettiamo!

...Si precipitò in mare e distese le braccia, ansioso di nuotare; lo vide il dio possente e chinando il capo verso di lui parlò al suo animo. (Od., V, 374-6)

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