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TRIATHLON: CAMPIONATI ITALIANI DI AQUATHLON, SPETTACOLO ALLA CANOTTIERI NAPOLI

Pubblicata il 04/08/2015
Andrea Secchiero (Fiamme Oro) e Alessandra Tamburri (Minerva Roma) sono i nuovi “Re e Regina dell’Aquathlon Italiano 2015”, questo il verdetto proveniente dalla Capitale dell’ex Regno delle Due Sicilie.

Una gara bellissima e “caldissima” sia per l’impeto competitivo degli atleti che per il clima incandescente, come accade quando il grecale partenopeo lascia spazio allo scirocco, proveniente dal continente nero. Ma l’aquathlon classico è la gara di multidiscipline che meglio si adatta al caldo, intervallando le due frazioni di corsa (2,5 km ciascuna) con quella “refrigerante” in acqua (1 km).

Alle 11 gli atleti sono partiti sul lungomare che porta il nome dell’ammiraglio Caracciolo, in direzione della Villa Comunale, voluta dall’illuminato Ferdinando IV di Borbone. Con Capri di fronte gli atleti della Minerva Roma partono a tutta con Ciuti, Fioravanti e De Palma a imporre il ritmo, Secchiero (campione uscente) ben agganciato e subito dietro Terranova, lo junior enfant prodige della Canottieri Napoli Andrea Borsacchi e il romano Giulio Pugliese (Torrino).

Nella baia del Molosiglio vanno via in cinque, con Rigoni (Padovanuoto) che cerca di rientrare sui primi: tuffo spettacolare dal pontile e un percorso a rettangolo con 6 boe separate al centro da corsie galleggianti. La gara di Napoli ha una prerogativa unica, la possibilità di seguire perfettamente la frazione in acqua dalla terrazza del Circolo, mentre alle spalle si erge l’imponente ed iconografica figura del Vesuvio.

I più rapidi in T2 sono i 3 romani seguiti come un’ombra dal milanese Secchiero, poi Pugliese a pochi, fatali, secondi. Nella corsa non c’è gioco di squadra, ma la lenta inesorabile selezione imposta dai millimoli di acido lattico; arrivano ai 300 mt in tre Ciuti, Secchiero e Fioravanti che lancia per primo la volata. Ciuti si stacca ma non Secchiero che “ricorda bene la strada di casa” e si riconferma Campione Italiano di Aquathlon, con un allungo finale nel piazzale della Canottieri Napoli.

Tra le categorie maschili si segnala la vittoria juniores (10° assoluto) per Andrea Borsacchi della Canottieri Napoli che vince in tutto ben 9 medaglie (2 oro , 4 argento, 3 bronzo).

Tra le donne partono fortissimo in 3, la junior Alessandra Tamburri, Elisa Marcon (Marostica) e l’atleta della Canottieri Napoli Alice Capone. In T1 il distacco è già ampio ma in acqua la Tamburri apre un gap sulla Marcon mentre la Capone perde posizioni. All’uscita dal nuoto le prime due posizioni sono assegnate: la romana Tamburri, nome pregiato e talento cristallino, si prende il titolo, dietro di lei la bravissima Marcon e al 3° posto la Pozzuoli (Minerva).

Anche a livello femminile incetta di titoli per i giallorossi del Molosiglio con 2 ori, 1 argento e 2 bronzi, laddove anche Posillipo, Irno Salerno e Aurora Battipaglia portano a casa alcune medaglie importanti.

Al termine gli atleti hanno trovato refrigerio in 2.500 bottigliette d’acqua, con il Presidente della Fitri Bianchi a congratularsi con gli atleti e gli organizzatori “Complimenti ai vincitori e a tutti gli atleti, una bella gara in un contesto autorevole, con il panorama da cartolina di Napoli e la prestigiosa sede del Circolo Canottieri. Un plauso all’organizzazione, gara anche quest’anno senza sbavature.”

Il consigliere CCN Alessandro Fattore ringrazia a nome del Presidente Sabbatino e del vice Tizzano “Innanzitutto i numerosi atleti, il Sindaco De Magistris per l’alto patrocinio del Comune di Napoli, il Presidente Fitri Bianchi e i partner, quelli federali e i locali, in particolare Rossopomodoro, Jacked, Biciclette Schiano, Prochin, D’orta, Mire. Il messaggio finale è che un grande sport come il nostro ha bisogno di palcoscenici adeguati e il lungomare partenopeo è certamente uno dei più suggestivi al mondo”.
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